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      Preso il possesso della carica di luogotenente, e di capitano generale del regno, cominciò in questa capitale ad eseguire quanto gli era stato dai sovrani comandato. Noi abbiamo due suoi dispacci dei 4 dello stesso mese di maggio. Nel primo rapporta un’ordine reale dato in Brusselles ai 23 di dicembre 1516 con cui la regina Giovanna, e il re Carlo annullano quanto Ugone di Moncada nei scompigli, che erano accaduti nel regno, avea stabilito, così in riguardo ad esimere la nazione da alcune gabelle, e dal pagamento del donativo offerto nell’ultimo parlamento, come nell’accordare ad alcuni baroni il mero, e misto impero, per le quali grazie non avea la necessaria podestà; e vuole che non si tengano per accordate in alcun conto le dette concessioni, e che resti ogni cosa come prima. Comanda adunque il detto luogotenente del regno al gran giustiziere, ai giudici, ai maestri razionali, e agli uffiziali regî, ed ai baroni ancora, e marchesi, che sia tosto eseguito il real volere (697). L’altro contiene un’altra carta reale sottoscritta ai 14 di gennaro 1517, con cui rammentandosi l’elezione fatta dopo l’espulsione del Moncada dei due marchesi di Geraci, e di Licodìa come presidenti del regno, senza la previa elezione dei sovrani, si dichiarano nulli, casti, ed irriti tutti gli atti da loro fatti in forza di questa pretesa presidenza così in giudizio, come fuori di esso, non meno nelle cause civili, che nelle criminali. Questa lettera reale viene comunicata per l’esecuzioni al maestro giustiziere, e a tutti i tribunali del regno (698).


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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