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      Conobbero i parlamentarî quanto giuste fossero le cagioni, che spronavano l’augusto principe a dimandare questo sussidio, e dopo le sessioni tenute a questo oggetto, ai 22 dello stesso mese esibirono alla maestà sua un donativo straordinario di dugento cinquanta mila docati da pagarsi nello spazio di soli quattro mesi, giusta la ripartizione, ch’eglino ne fecero (792), mostrando così la loro riconoscenza per averli liberati dall’imminente pericolo del corsaro Ariadeno, e per aver loro fatto l’onore di visitarli. In questo incontro lo supplicarono, che si degnasse di riformare gli abusi, che si erano introdotti nell’amministrazione della giustizia, e di accordare alcune grazie, che conducevano al benefizio del regno (793). Queste grazie, che si richiesero dal parlamento, non furono che ventiquattro, alle quali fe’ S. M. imperiale agli 6 del seguente ottobre, prima di partire da Palermo, le sue risposte, come può osservarsi ne’ capitoli del regno (794).
      Conchiuso il parlamento, e dato l’ordine al buon governo della Sicilia, si dispose l’augusto principe a partirsi. Avrebbe egli desiderato di trattenersi di più nella capitale; ma volendo visitare il regno di Napoli, e dovendo poi passare in Roma per trattare col papa alcuni affari di molta considerazione, fu costretto ad abbandonarla. Parti egli a’ l4 di ottobre, e prese la via di Termini; di là passò per Polizzi, per Traina, per Randazzo, e per Taormina, e finalmente si ridusse a Messina, e si fermò nel monistero di S. Placido a’ 20 dello stesso mese.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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