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      Di questo vicerè, oltre le cose già dette, [199] abbiamo due ordinazioni, che meritano di essere rammentate. L’una è il registro fatto l’anno 1553 di tutti gli arcivescovadi, vescovadi, abazìe e benefizî ecclesiastici, che anticamente appartenevano al regio padronato, giusta l’ordine, che ne avea ricevuto dall’imperadore Carlo V, di cui dona una epitome il Fazello sulla fine della sua storia (920), che non è punto esatta, scoprendosene alla giornata molti appartenenti al padronato regio, che non furono allora registrati. L’altra è la compilazione delle prammatiche, ch’ei ordinò che facesse il giureconsulto Girolamo Orlando, la quale non sappiamo, se siesi di poi compiuta, e pubblicata.
      L’elezione del cardinale di Aragona in presidente del regno fu fatta dal re Filippo II sino a tanto che non fosse venuto in Sicilia Giovanni della Cerda duca di Medinaceli eletto per vicerè di questo regno. Il dispaccio reale sottoscritto in Gant città delle Fiandre ha la data degli 8 di dicembre 1556; e fu registrato in Palermo a’ 15 di febbraro del seguente anno 1557 (921). Il Vega per mostrare, che non partiva richiamato dalla corte, volle unire al dispaccio regio suddetto anche il suo prima di partire, costituendolo ancora egli presidente del regno con suo viglietto dato in Trapani a’ 23 di febbraro dello stesso anno 1557. Durò pochi mesi in questa dignità il detto cardinale, giacchè ne’ primi del seguente maggio cessò ogni sua autorità. Nulla egli oprò nel breve suo governo, che meriti di essere registrato.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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