Pagina (486/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      I lumi poi, che il re Filippo II ricercava dal principe di Castelvetrano presidente del regno, erano intorno a’ seguenti articoli: 1° perchè s’impedissero le appellazioni alla santa sede? 2° qual era l’estensione del diritto del così detto Regio exequatur, senza il quale non aveano esecuzione i rescritti pontifici? 3° se fosse vero che il tribunale della monarchìa costringeva i vescovi a scomunicare, o ad assolvere a volontà de’ giudici laici? 4° con qual maniera s’imponeano le tasse sulle provvisioni de’ benefizî conferiti dalla corte di Roma? 5° in qual modo erano tassati gli ecclesiastici ne’ regî donativi, che offrono i parlamenti? e 6° se fosse vero che un chierico accusato di delitto capitale, se non compariva, era dichiarato contumace, senza ammettersi veruna scusa, o difesa allegata dal suo procuratore? Noi abbiamo la copia autentica di questa carta reale, che renderemo pubblica a suo tempo qualora il cielo lo permetterà.
      Questa lettera del re di Spagna, in cui corresse alcuni abusi del tribunale della regia monarchìa, non sembra che sia tornata a piacere della corte di Roma; almeno non troviamo alcuna bolla di Pio V, che la confermi: e ci assicura che non fu gradita, il vedere come negli anni seguenti, e sotto i pontificati di Gregorio XII, e poi di Sisto V, furono rinnovate le querele contro i pretesi abusi, che regnavano in questo tribunale, e fu stabilita in Roma appostatamente una congregazione, per esaminarsi questo affare coi ministri destinati dal re Cattolico.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Filippo II Castelvetrano Regio Roma Spagna Roma Pio V Gregorio XII Sisto V Roma Cattolico