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      Ma il più grande degli affari, che tenne agitato il vicerè Colonna, fu appunto la gran lite colla corte di Roma intorno alla Monarchia di Sicilia. Noi abbiamo accennato nel capo antecedente, e all’anno 1570 le controversie nate nel pontificato di Pio V. su di questo soggetto, che colla morte del medesimo papa non poterono terminarsi. Il di lui successore Gregorio XIII fe nuove premure al re Filippo II, il quale destinò l’anno 1574 a Roma Pietro d’Avila marchese de las Navas, e Francesco de Vera suo consigliere, i quali uniti a Giovanni Zuniga ambasciatore della corona di Spagna trattassero coi ministri della santa sede, per comporre amichevolmente le vertenze fra le due corti. Cominciati i congressi, e fatte palesi ai ministri Spagnuoli le pretensioni della santa sede (1110), [242] queste furono mandate allora in Madrid, ed in Sicilia, perchè i giureperiti esaminassero, se erano pregiudizievoli alle regalie. Mentre però se ne facea l’esame, morì Pietro d’Avila, e si sospese perciò il trattato fino che non fosse arrivato un’altro personaggio col carattere di procuratore del re in Roma. Vi giunse finalmente l’anno 1578 con questo carattere Alvaro Borgia marchese di Alcagnines, cui nello stesso anno fu esibita una carta, nella quale si palesava qual fosse la intenzione di S.S. intorno alla monarchia di Sicilia (1111). Il progetto del Papa fu comunicato alla corte di Madrid, ed ai ministri della gran corte, e del real patrimonio di Sicilia per mezzo del vicerè, i quali conoscendo, che fosse destruttivo della monarchia, lo rigettarono, come quello, che spogliando i serenissimi re di Sicilia della dignità di legati nati, che da tanto tempo goduta aveano, introdur volea nel regno i nunzî ordinarî, che i papi mandar sogliono alle corti delle potenze cattoliche: consistendo solamente la differenza in ciò, che questi di Sicilia erano nominati dal re, quando gli altri non si eleggevano a nomina dei sovrani; sebbene la corte di Roma avesse in costume anche con questi d’indagare se quelli, che destinava per nunzî fossero a grado dei medesimi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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