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      L’elezione del conte di Olivares per vicerè di Sicilia fu fatta in Aranguéz dal re Cattolico fin da’ cinque di giugno 1591 (1173); ma egli non venne nel regno, che a’ 24 del mese di marzo dell’anno seguente. Giunse egli in detto giorno in Messina, e nel dì seguente fece ivi la pubblica entrata accompagnato dallo stesso conte di Albadalista; il che parve allora una novità, non essendosi visto vicerè corteggiare il suo successore; e portatosi al duomo di quella città, vi fe il solito giuramento, e prese possesso del viceregnato (1174).
      Era egli in Roma, quando fu eletto vicerè di Sicilia, col carattere di ambasciadore di Spagna presso Innocenzo IX. Potea al certo più sollecitamente venire al suo destino; ma forse la morte di questo pontefice, e la promozione di Clemente VIII, che fu eletto ai 30 di gennaro 1592, ne lo distolsero, e più verisimilmente la premura, ch’ei avea di provvedere la Sicilia di grani per satollare i popoli oppressi dalla fame. Egli è certo che questo cavaliere, da che ebbe nuova della sua elezione, fin da Roma si cooperò a fare arrivare de’ viveri in Sicilia, e che venendo in Messina condusse seco due grossissime navi cariche di grani, per cui la valle di Demona, ch’era la più afflitta, ne restò ristorata. Giungendo poi dapertutto per la speranza del guadagno i mercadanti nei nostri lidi a recar vettovaglie, parve che colla partenza del conte di Albadalista, e coll’arrivo del conte di Olivares fosse sparita la fame, e fosse ritornata nel regno l’abbondanza.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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