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      Per il mantenimento poi di questa truppa offerirono per una sola volta la somma di centoventicinque mila scudi (1505), che fu distribuita a carico delle persone facoltose, obbligandole a pagare mezz’oncia, ossia tarini quindici per ogni centinajo di fenici delle loro rendite, oltre la decima parte, che pagar dovea la città di Palermo secondo il costume in tutti i donativi (1506). Terminò questo parlamento co’ consueti doni al vicerè, al suo cameriere maggiore, e agli uffiziali regî.
      Celebrato il parlamento, volle il conte di Modica andare a Messina, dove si portò conducendo seco la curia viceregia nell’anno seguente 1643, e vi fu ricevuto da quei generosi cittadini pomposamente (1507). Mentre egli si trattenne in quella città, nacque una controversia fra il principe di Leonforte Niccolò Placido Branciforte, che n’era lo strategoto, e il senato intorno all’elezione dei magistrati, che questo in forza dei suoi privilegi credea di spettargli, e quello pretendea, che appartenesse a sè privativamente, come capo della città, e del senato. Furono recate le ragioni dell’una, e dell’altra parte al vicerè, il quale esaminandole, giudicò che questo diritto fosse dei senatori, e li lasciò quindi nel possesso, in cui erano stati; e lo strategoto arrendendosi al giudizio del vicerè, si ritirò dalla sua pretensione (1508).
      La rovina della monarchia della Spagna, e il precipizio in cui era vicino a cadere Filippo IV, ch’era già all’orlo di perdere la corona, gli fecero finalmente capire che l’unica causa di tanti mali era il suo primo ministro il conte duca di Olivares; e alle insinuazioni di Anna Guevara la vecchia sua nudrice, del conte di Castiglia, della duchessa di Mantova, e dell’ambasciadore cesareo s’indusse a deporlo dalla carica, ed a scegliere a quel posto interinamente Luigi de Haro, il quale sebbene fosse nipote del deposto Olivares, era non ostante sempre stato suo fiero nemico.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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