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      Mortificati quei capi degli artisti dalle parole del vicerè, per togliere ogni ombra di sospetto, restituirono nelle prigioni i portantini, che da’ giudici, che accommodavansi alle circostanze del tempo, furono con mite pena condannati a sette anni d’esilio (1540).
      Si accorsero non ostante i consoli, che si diffidava della loro lealtà, del che sospettarono ancora dal vedere che si reclutavano de’ soldati per la custodia del tesoro, e dalla voce sparsasi, che sarebbe venuta da Napoli truppa di fanti e cavalli, per disarmarli. Perciò volendo pensare a’ casi loro si radunarono nella chiesa di S. Mattia de’ PP. Crociferi, per cercare i mezzi alla loro sicurezza. All’avviso di questa straordinaria unione corsero i due senatori popolari, per scuoprire qual ne fosse la cagione: e sentendo i sospetti, che aveano i consoli, dopo di avere inutilmente cercato di rassicurarli, stando eglino costanti nel credere ch’erano ingannati, se non ritornavasi ad affidar loro il tesoro, e non si licenziavano le arrolate milizie, bisognò compromettersi di cooperarsi col vicerè per ottener loro quanto bramavano; e questi dovette divenire anche a questo, licenziare le truppe, ed affidare alle loro mani la difesa del tesoro.
      La debolezza del governo, che privo di forze dovea sempre cedere alla legge del più forte, cioè ai collegi degli artisti, ch’erano armati, e potenti, rendea precaria, e dipendente dall’arbitrio di costoro la momentanea quiete, che godevasi in città; nè mancavano di coloro, che malignavano sulla dolce maniera, con cui il popolo era trattato dal vicerè, dalla nobiltà, e dai ministri (1541). Le stesse gabelle stabilite col consenso dei consoli nel consiglio da noi mentovato, quantunque imposte direttamente contro i benestanti, dispiacevano alla volgar gente, e principalmente quelle del tabacco, e del macello; se ne mormorava perciò pubblicamente, e si spacciavano dappertutto per troppo dure, ed intollerabili.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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Napoli S. Mattia