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      Non fia meraviglia se in tutte queste tumultuazioni gli obbietti della sollevata gente non tendessero, che a rovesciare il governo, ad estinguere la nobiltà, e a saccheggiare il banco. L’autorità del principe sembra sempre grave ai popolari, che sono nella maggior parte viziosi, e vorrebbono declinare il rigore della giustizia. I nobili per lo più altieri, e dispregianti sono in odio alla plebe, che inoltre invidia i loro titoli, e le loro ricchezze; e i denari del tesoro fanno spesso gola a quelli, che ne sono privi, e servono a mantenere le sollevazioni. Basta scorrere velocemente per le storie delle vertigini popolari, che hanno annebbiata l’Europa, e si vedranno dappertutto gli stessi fini, e gli stessi modi tenuti da coloro, che si sono sollevati. La terre, disse il Voltaire (1576), est un vaste théatre, où la même tragédie se joue sous de noms differents.
      Essendo la città e il popolo atterriti, e pieni di paura al vedere la maniera risoluta, ed austera, con cui erano trattati i principali autori della congiura, che nella stessa notte presi, erano sentenziati, strozzati, e squartati, parve al Trivulzio che questo fosse il punto opportuno di disarmare la plebe, cui non erano ignote le soldatesche numerose, che erano in città, e attorno le mura di essa. Incaricò adunque il pretore principe di Villafranca, acciò cercasse con buona maniera di persuadere i consoli a consegnare i baluardi, che erano in loro potere; dichiarando che l’ordine del re era questo, e che in caso che lo avessero ricusato, dovea egli secondo le istruzioni, che avea dal medesimo sovrano, costringerveli colla forza.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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