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      Ma inoltre ei fu intento a promuovere delle opere, che accresceano il lustro di questa capitale. Per sua insinuazione furono compiti i magazzini al Molo, che si erano cominciati a fabbricare fin dall’anno 1640 sotto il viceregnato del duca di Alburquerque. Fu sua la premura, che di tutto punto si perfezionasse la piazza Vigliena, inducendo il senato ad ergervi quattro statue di marmo, l’una a Carlo V, e le altre tre ai tre Filippi II, lII e IV della casa d’Austria. Ma l’opera più maestosa, che fu fatta sotto questo vicerè, e per cui vuolsi che il senato vi abbia impiegati venti mila scudi, è il così detto teatro inalzato nella piazza del regio palagio allo stesso allora regnante Filippo IV, che ora si osserva con piacere dai viaggiatori. Erasi sotto il governo del mentovato duca di Alburquerque eretta nello stesso luogo al medesimo monarca una statua di bronzo; ma poi per quel che si pensò di aggiungervi, parve piccola, e perciò fu rifusa e resa più grande. Allora vi si fabbricò una nobile scalonata di marmo cinta di balaustrate della stessa materia, che porgea in un piano ottangolare. In ognun degli otto angoli vi fu posta una statua di marmo. Queste otto statue rappresentano gli otto regni, e provincie, che allora questo monarca possedeva, cioè la Sicilia, Napoli, Milano, la Sardegna, il Portogallo, la Castiglia, l’Indie, e Granata. Oltre a queste vi si osservano in un altro piano otto altre statue, quattro di mori, che dinotano i re Etiopi, ed Affricani, soggettati dalla corona di Spagna, e quattro indicanti le quattro parti del mondo.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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