Pagina (948/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Erano già scorsi sei anni da che non si celebrava il solito parlamento, quantunque si fossero continuati i consueti pagamenti; e il re Cattolico per la guerra, che avea a sostenere nelle Fiandre, e per le rivoluzioni di Catalogna avea bisogno di soccorsi. Fu dunque convocato in Palermo, e fissato il dì 15 di giugno per l’apertura nella sala del regio palagio. Arrivato il detto giorno espose il duca di Uzeda, che per le mentovate cause desiava il re, oltre gli ordinarî donativi, qualche soccorso straordinario, e libero. Fe inoltre rilevare che sua maestà avea in passato fatto ottimo uso de’ denari cavati dalla Sicilia, avendoli erogati nel perfezionare le piazze di Agosta, e di Siracusa, nello edificare da’ fondamenti la cittadella di Messina, nel provvedere queste piazze delle necessarie munizioni da guerra, e nella fabbrica di tre galee ad oggetto di accrescere anche le forze marittime del regno (1893); e perciò conchiuse che fosse giusto di compiacere questo benefico sovrano. Quest’adunanza fu di lunga durata; giacchè dal dì 15 in cui fu fatta la dimanda, non fu recata la risposta al vicerè che sino a’ 26 dello stesso mese; non già che fosse nata alcuna difficoltà a soddisfare i desiderî del monarca, ma per trovare la maniera come distribuire col menomo aggravio de’ popoli il donativo straordinario. In questo giorno adunque fu risposto, che gli ordini dello stato ringraziavano prima di ogni altra cosa il re, perchè avea confermata S.E., cui profondono i più grandi encomî (1894), nel viceregnato, di cui avea già preso il nuovo possesso a’ 12 dello stesso mese, e che erano già convenuti di offerirgli oltre gli ordinarî donativi un sussidio di dugento mila scudi liberi, e da impiegarsi a di lui beneplacito, la di cui ripartizione restò affidata alla deputazione del regno (1895). In questa assemblea, per farsi cosa grata al vicerè, fu fatto l’atto di esser riputato come regnicolo il di lui figliuolo Antonio Paceco, per poter goderne i privilegi, le dignità, gli uffizî, e i beneficî, quasi che fosse nato in Sicilia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Cattolico Fiandre Catalogna Palermo Uzeda Sicilia Agosta Siracusa Messina Antonio Paceco Sicilia