Pagina (1054/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Mr. Gasch arcivescovo di Palermo, Mr. Algarìa vescovo di Patti, e il vicario generale di Morreale la mandarono all’avvocato fiscale del regio patrimonio, cui appartiene, giusta le regole della corona, lo accordare, o il negare la esecuzione alle carte di Roma. Mr. Migliaccio arcivescovo di Messina, Mr. Termini vescovo di Siracusa, e Mr. Moscella vescovo di Cefalù risposero alla congregazione, facendo presenti le funeste conseguenze, che sarebbono nate dalla promulgazione della lettera anzidetta, il che fece ancora l’arcivescovo di Palermo. Il solo vescovo di Catania con Mr. Ramirez vescovo di Girgenti, e Mr. Castelli vescovo di Mazara, senza avere avuto veruno riguardo ai diritti della sovranità, eseguirono quanto avea loro prescritto la congregazione.
      Il vicerè dispiacciuto della condotta dei tre mentovati vescovi, prima di vendicare le regalie del sovrano, fe esaminare la loro condotta dal sacro consiglio, che fu d’avviso che lo attentato di questi prelati era ingiurioso alla sovranità, e perciò degno di esemplare castigo; giacchè aveano ardito di pubblicare senza il previo permesso, una carta che feriva i privilegi del regno, negando al tribunale della regia monarchia il diritto di riconoscere gli appelli dalle ingiuste scomuniche, diritto fondato sulla base di un autentico titolo per più secoli riconosciuto per vero, e legittimo, ed obbligava i Siciliani, contro la forma dei capitoli del regno, a portare le cause fuori dell’isola, e in tribunali stranieri, ed incompetenti, esponendoli a grandissimi dispendî, e a penosi e perigliosi viaggi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Palermo Patti Morreale Roma Messina Siracusa Cefalù Palermo Catania Girgenti Mazara Siciliani