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      Piena la mente di queste grandiose imprese, preparò un formidabile armamento per mare e per terra, facendo accortamente spargere, che avesse in mira la guerra coi Mori, per ricuperare la fortezza di Orano, e fare degli altri progressi nell’Affrica. Ebbe tanto di arte nel seminare questa voce, che la fe credere ancora al pontefice Clemente XI, da cui ottenne di potere riscuotere per questo armamento contro i nemici della religione le decime dal clero in tutti gli stati soggetti alla Spagna (2100).
      [492] Sebbene la Francia, e la Inghilterra, che spiavano tutti gli andamenti dello Alberoni, non si fossero addormentate sulla falsa voce dello assedio di Orano, ed avessero attraversate tutte le di lui mire, nondimeno la corte di Vienna non fu così accorta a prevedere la tempesta: affidata forse alle assicurazioni, che le arrivavano da Roma, le quali faceano fede, che nulla si sarebbe tentato contro Cesare; e perciò non si premunì in alcun modo per parare il colpo. Intanto sortì da’ porti della Spagna la flotta navale nel mese di agosto 1717, e in vece di comparire ne’ mari d’Italia per passare, come si era detto, in quelli dell’Affrica, si vide inaspettatamente rivolgere le prore verso la Sardegna. Ivi sbarcate le truppe fu impreso immediate l’assedio di Cagliari. Era quella isola sprovista, e con deboli presidî, avendo il gabinetto di Vienna, che nulla temea, trascurato di premunirla. La difesa di quella piazza capitale dell’isola, fu quale la permetteano le poche soldatesche, che la guarnivano.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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