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      Fu questo piano formato ai 2 di agosto, in cui fra gli altri articoli si stabiliva, che la Sicilia si cedesse all’augusto Carlo VI, e che in compenso si dasse al re Vittorio il regno di Sardegna. Acciò poi la Spagna non si dolesse, che questa per essa non era pace, ma guerra, giacchè veniva spogliata di tutte le conquiste, che fatte avea, pensarono di darle un lenitivo, mettendo nel trattato, che nel caso che il vivente duca di Parma morisse senza eredi legittimi, potesse la regina Elisabetta Farnese sua nipote investire di quei ducati uno dei suoi figliuoli.
      Non erano sconosciuti i maneggi delle tre corti a quella di Madrid, la quale perciò, oltre il rinforzo mandato in Sicilia dalla Sardegna, che abbiamo additato, ne avea avvertito il marchese di Lede, acciò stasse sulla parata, per non farsi sorprendere. Questi intanto, perchè nel regno non si sapessero i preparamenti, che l’imperatore facea in Napoli, e in Milano, con un bando promulgato agli 8 di agosto interdisse ogni commercio dei Siciliani così con Napoli, che collo stato di Milano. Avendo di poi saputo che già in Napoli era arrivata la squadra [499] inglese, consistente in venticinque vascelli da guerra, in due brulotti, e due palandre, e che avea imbarcate sulle navi da carico molte migliaia di soldatesche, disponendosi a venire in Sicilia lo stesso giorno in cui n’ebbe l’avviso, che fu ai 9 di agosto, fece sarpare la flotta spagnuola, ordinando che veleggiasse verso Siracusa. Fu opportuna questa provvidenza; giacchè nel giorno seguente fu veduta la flotta inglese comandata dall’ammiraglio Bing presso il Faro, la quale però s’infinse di essere amica, avendo salutato lo stendardo reale di Filippo V, dopo il qual saluto passò nei mari di Catania (2120). Sbarcò nondimeno in quei lidi quelle truppe, che erano destinate per rinforzare i Savojardi in quei luoghi, che non erano ancora stati conquistati dagli Spagnuoli.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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