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      Merito. SacratS. P. Q. P.
      Anno. Aerae. Vulgaris. MDCCXX.
      Terminate queste feste, e dimostrazioni della città di Palermo, il duca di Monteleone vi convocò il generale parlamento, ch’erano intorno a sei anni, che non si celebrava. Ne fu fatta l’apertura a’ 16 di ottobre, nella quale, oltre i consueti donativi, ne domandò il vicerè uno straordinario (2178), e libero al sovrano, per la guerra fino a quel punto sostenuta; per il trasporto delle truppe ch’erano venute a conquistare questo regno, delle quali, non essendo conveniente che continuassero a stare a carico del regno, non ne sarebbe restata in Sicilia che quella quantità, ch’era necessaria alla difesa della medesima; e per riparare le fortezze, che la guerra avea rovinate; oggetti l’uno, e l’altro vantaggiosi allo stato. Furono a queste dimande fatte le solite tre sessioni da’ tre ordini dello stato, militare, ecclesiastico, e demaniale, i quali di comune consentimento rinnovarono i soliti donativi ordinarî, così triennali, come quelli, che costumavansi pagare di nove in nove anni; e per conto del sussidio straordinario, malgrado le calamità della Sicilia, che aveano apportato le guerre di presso a tre anni, fu fatta unanimamente la offerta di seicento mila scudi, da ripartirsi sopra ciaschedun ceto, compresi anche i ministri togati, e gli uffiziali stipendiati, come si era praticato nello antecedente parlamento sotto Vittorio Amedeo l’anno 1714. (2179). Non si lasciò in questo parlamento di offerire il solito [516] donativo per S.E., per il suo cameriere maggiore, e per i regî uffiziali.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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