Pagina (1200/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Siccome erano scorsi tre anni, che non si convocava l’ordinario parlamento, il conte di Sastago lo intimò per li 29 del mese di giugno nella sala del real palagio di Palermo, nel qual giorno con un discorso patetico, che fu recitato dal protonotaro del regno, rappresentò lo stato deplorabile, in cui si trovava lo erario regio per sostenere le spese della guerra, e custodire questo regno. Soggiunse indi, che lo augusto sovrano avrebbe potuto valersi di sua sovrana facoltà, per supplire a’ bisogni del medesimo; ma che affidato alla fedeltà de’ suoi vassalli, era contento ch’eglino da per loro somministrassero i sussidî necessarî per le presenti circostanze. Fe di poi rilevare, che per bilanciare i debiti del real patrimonio, era necessario un sussidio così grande, quanto potesse agguagliare le spese cotidiane che si faceano per la difesa della Sicilia; e per animarveli apportò lo esempio dello stato di Milano, e del regno di Napoli, i di cui abitanti si erano tassati in modo, che restò lo erario quitato da’ debiti, della quale determinazione S.M.C. era rimasta pienamente soddisfatta. Conchiuse di poi, ch’ei si compromettea dallo amore de’ parlamentarî una uguale prontezza, per soccorrere la camera di Sicilia, dandosi mallevadore, per ottenere dallo augusto imperadore tutte quelle grazie, che richiesto avrebbono (2235).
      Vi fu molto dibattimento nelle sessioni parlamentarie intorno alla dimanda di un donativo considerabile straordinario, che potesse bilanciare i debiti dello erario regio, che per quanto si vociferava, si credea, [531] giusta le pretenzioni della corte, che dovessero montare ad un milione di scudi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Sastago Palermo Sicilia Milano Napoli Sicilia