Pagina (1230/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vedendo adunque questo comandante disperato il caso, pensò di adempiere la promessa, e capitolò, promettendo di consegnare la Cittadella, con che dovesse sortirne col suo bagaglio, e con tutti gli onori militari.
      La notizia della tregua ricercata dal Lobcovitz indusse il re Carlo III a muoversi da Napoli, e ad avvicinarsi a Messina, tenendo il cammino di Calabria. Partì dunque sullo spirare del mese di febbrajo, ed arrivò a Messina a’ 9 del seguente marzo, dove per la maggiore sicurezza di sua persona prese alloggiamento nel monistero del Santissimo Salvadore de’ pp. Basiliani, che sta molto lontano dalla Cittadella. Fatta la capitolazione, che abbiamo accennata, a’ 25 dello stesso mese furono consegnate agli Spagnuoli [544] le fortificazioni esteriori della Cittadella, delle quali presero possesso, ed a’ 31 fu ceduto lo intero dominio di tutta quella piazza nelle mani del marchese di Grazia Reale, dove, sortendone i Tedeschi, entrarono le truppe del re. Uscirono da essa gl’imperiali a tamburro battente, e colle bandiere spiegate, menando seco due cannoni, e due mortari da bombe con tutto il bagaglio, e marciarono verso il Lazzaretto, dove erano preparate le barche per prenderli a bordo, e trasportarli al loro destino. Volle il re godere dello spettacolo della detta marcia, e a questo fine venne dal Santissimo Salvadore al regio palagio, sotto i di cui balconi doveano le cesaree truppe passare.
      Partiti gli Alemanni, andò il re Carlo III a visitare il campo spagnuolo, osservò la maniera, colla quale era disposto lo assedio, e ne restò sommamente compiacciuto (2292). Fu fatta di poi la rivista della Cittadella, dove sebbene vi si trovassero pochi viveri, v’era nondimeno tanta quantità di attrezzi militari, che se non mancavano le provigioni da bocca, avrebbe potuto sussistere, come abbiamo osservato, la fortezza per parecchi altri mesi; imperciocchè vi erano centonovanta cannoni, de’ quali soli quaranta erano di ferro, dodici mortai da bombe, inoltre vi era polvere in quantità, ed un prodigioso numero di palle, di granate, di pietre, e di altri strumenti ferali alla misera umanità (2293).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Cittadella Lobcovitz Carlo III Napoli Messina Calabria Messina Santissimo Salvadore Cittadella Spagnuoli Cittadella Grazia Reale Tedeschi Lazzaretto Santissimo Salvadore Alemanni Carlo III Cittadella