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      Chiudevano la cavalcata la compagnia delle guardie del corpo a cavallo, e poi le carrozze del re, dello arcivescovo di Palermo, degli altri vescovi, del principe di Butera, del principe della Trabia, e del senato.
      Domentre con tale ordine marciava la solenne cavalcata, il clero secolare, e regolare per la porta Felice veniva allo incontro del re. Terminava questa sacra processione collo arcivescovo vestito in abito pontificale, e con mitra gemmata sul capo, e il bacolo alle mani, che si fermò alla porta de’ Greci, dove era innalzato il primo arco trionfale. Arrivato il re, il principe Corsini smontato da cavallo consegnò la spada al più antico de’ cavallerizzi di campo, e andò a tenere la staffa al sovrano, il quale scavalcando, e postosi in ginocchio, baciò riverentemente la croce, che gli fu presentata da Mr. Basile, e di poi rimontò a cavallo assistito dallo stesso cavallerizzo maggiore, che dopo di avere servito il re, riprese la spada, e si collocò allo stesso posto. Lo arcivescovo spogliatosi degli abiti sacri, e presa la cappamagna, montò su di una mula bianca, e andò ad unirsi agli altri prelati, fra’ quali prese il primo luogo.
      Giunto il re alla porta Felice si fermò, e il pretore principe della Cattolica, staccandosi dal fianco di S.M. gli offerì in ginocchione le chiavi della città, e gli parlò a nome del pubblico, mostrando il piacere comune per essergli caduto in sorte un sovrano così amabile. Prese nelle mani le chiavi il monarca, e poi le restituì benignamente allo stesso pretore, e in questa riconsegna si udì il rimbombo delle artiglierie del castello, e della città. Continuò il re la sua marcia, passando per il secondo arco trionfale sino alla porta della Doganella, dove si fermò alla statua del suo real genitore Filippo V, buttata, come si disse, nello entrare de’ Tedeschi al governo della Sicilia, in un magazzino della zecca, la quale si era di nuovo innalzata sopra un basamento più nobile, sotto ricco baldacchino, e con doppieri accesi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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