Pagina (1270/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Fattasi la pace, applicossi l’amabile Carlo III a migliorare i suoi stati, e particolarmente il nostro di Sicilia, dove languiva il commercio, ch’è una delle principali sorgenti delle ricchezze. Dopo di avere maturamente considerato questo grande affare, si determinò ad ergere nel regno un supremo magistrato, e di accordare al medesimo la indipendenza da qualunque altro. Dovea questo essere composto dal gran prefetto, dal presidente del tribunale della regia coscienza, da tre nobili, da tre ministri, compresovi il consultore del vicerè, da due mercadanti, dal segretario, e dal referendario, che doveano invigilare a promuovere il commercio, e a terminare, il più brevemente che si potesse, tutte le controversie, che mai sarebbono per nascere. Furono stabiliti a questo obbietto i regolamenti, e i capitoli, che il monarca volea osservati da questo nuovo magistrato, e ne fu fatta la erezione con dispaccio reale a’ 28 di novembre 1739. Furono spediti al vicerè così l’ordine reale, che istituiva questo tribunale, come le istruzioni, che si erano emanate dal real trono, il quale le pubblicò agli [561] otto di marzo 1740 (2349), e comandò che per comodo di tutti si fossero promulgate colle stampe (2350). Fu poi eletto per primo gran prefetto Giovanni Ventimiglia, conte di Prades, cui furono accordate certe particolari divise, come costa dal viglietto viceregio de’ 21 di luglio 1740 (2351). Dovea vestirsi egli con un nobile manto di color bleu guarnito di gigli d’oro, e dovea tenere in capo un berrettone dello stesso colore, e alle mani il baston di comando.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Carlo III Sicilia Giovanni Ventimiglia Prades