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      Gliene fu dato il possesso dallo stesso vicerè a’ 23 del medesimo mese di luglio.
      Prima di questo tempo era arrivata dalla real corte di Napoli al principe Corsini la conferma per un altro triennio nel viceregnato di Sicilia. Era egli pieno di amarezza per la perdita che avea fatta dello zio, il pontefice Clemente XII, morto a’ 6 di febbrajo di questo anno, la quale gli era stata sensibilissima, quantunque questo buon papa fosse decrepito. Lo rallegrò, e in qualche modo rattemperò il di lui dolore la mentovata conferma, la quale gli dava una certa riprova, che così il re, come i Siciliani, che avea finallora governati, erano restati soddisfatti della di lui condotta; del che ne restò convinto dalle sincere congratulazioni, che gliene furono fatte, e dagli attestati pubblici, che gliene diedero i Siciliani (2352). Prese egli il nuovo possesso nella cattedrale a’ 13 del mese di marzo, dove fe secondo il costume il solito giuramento (2353).
      Continovava l’ottimo nostro sovrano a meditare su i mezzi, che fossero necessarî per far fiorire ne’ suoi regni il commercio, e sugli espedienti, che fossero d’uopo di prendere, per togliere tutti gli ostacoli, che ne potessero impedire lo esercizio. Uno di questi, e forse il principale, è la nimicizia colle altre potenze, per la quale non solo vien chiuso ogni adito al trafficare ne’ loro stati, ma si toglie ancora la sicurezza ne’ viaggi, standosi sempre a risico di essere attaccati da’ nemici; il che apporta grandissimo interesse, essendo necessario che ne’ viaggi marittimi le navi sieno bene armate, e proviste di numerosa ciurma, a fine di respingere la forza colla forza.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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