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      Ne fu sparsa la lieta notizia per la città, e ne furono rese le grazie al sommo Dio. Nel dì seguente poi fu con una divotissima processione portata la sacra pisside da Mr. arcivescovo di Palermo, dalla mentovata parrocchia alla riferita chiesa dei Teatini, cui assisterono, oltre un prodigioso numero di preti, lo stesso marchese Fogliani, il senato della capitale, la primaria nobiltà, e il frequente popolo.
      Nacque intanto una controversia giurisdizionale fra Mr. Agatino Reggio giudice della monarchia, e Mr. Marcello Papiniano Cusani arcivescovo di Palermo, intorno alla istituzione da darsi al cantore, e ai canonici della real cappella di palagio (2427). Stimò monsignor Cusani per questa contesa, in cui credea lesi i diritti della sua chiesa, di portarsi a Napoli, come fe nel mese di giugno, dove sebbene avesse ottenuto, che si ergesse un tribunale composto da diversi prelati per esaminarsi questa quistione, non potè nondimeno venire a capo di superare; la causa restò per allora indecisa, come tuttavia trovasi dopo tanti anni, essendo già morti tutti quelli, che doveano definirla, senza che la corte avesse pensato a supplirne degli altri. Egli intanto dopo di essersi inutilmente trattenuto molto tempo in quella città, considerando che non spirava per sè vento favorevole, nè ivi, nè a Palermo, cedendo alle circostanze, [597] rinunziò l’arcivescovado, e ritirossi a vita privata, in cui morì (2428).
      Ma l’avvenimento più grande di quest’anno fu la morte di Ferdinando VI re di Spagna, che finì di vivere ai 10 di agosto.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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