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      Il marchese Fogliani eletto, e confermato dal nuovo re di Spagna, mentre ci governava, non avea ancora terminati i tre anni del secondo suo viceregnato, e perciò continuò in questo posto, senza che gli fosse stata spedita una nuova cedola, che poi ottenne, compiuto che fu il secondo triennio.
      Dovea il nuovo principe acclamarsi, e doveano gli ordini dello stato prestargli il ligio omaggio. Per dar agio a tutti coloro, che doveano essere presenti a questa funzione, fu questa dal marchese Fogliani differita fino a’ 13 di aprile dello anno seguente 1760. Preparato il gran soglio, su cui era il ritratto del nuovo re colle armi reali, e attorno ad esso posti dalla destra, e dalla sinistra due alti sedili, su’ quali doveano sedere gli ordini dello stato, e schieratesi le truppe nella piazza del duomo, scese il vicerè dal regio palagio nel più nobile equipaggio, e venne nella cattedrale, dove fu ricevuto dal senato, che si assise nel banco dirimpetto il trono reale, e dagli altri capi degli ordini; e cantatosi prima l’inno ambrosiano, egli ricevette, come procuratore del re, il ligio omaggio da tutti i prelati, e baroni, e da’ deputati delle università, e poi giurò a nome del sovrano la osservanza delle nostre leggi, e costituzioni, e de’ privilegi del regno, toccando colla nuda mano i vangeli. Postisi poi i guanti giurò, come è costume, la conservazione dei privilegi della capitale. Le soldatesche fecero le loro salve, e terminata questa solenne cerimonia, ritornò S.E. collo stesso accompagnamento al regio palagio.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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