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      Ma la più grandiosa festa, e per la sua novità la più bella, fu quella, che diede il pretore Giuseppe Lanza, principe della Trabia, a spese della città nella casa senatoria. Trovossi la magnifica, spaziosa, e rara fontana dirimpetto il palagio del pubblico banco, al declinar del giorno, illuminata a cera, e fino alle ore due, non fu permesso di entrarvi, che alla sola nobiltà, per goderla più commodamente, e ascoltarvi un dramma in musica. Terminato questo canto, la nobiltà per un ponte di legno di comunicazione, che si era a bella posta eretto, passò al medesimo palagio, e salì nelle stanze superiori, dove fu lautamente trattata, e si aprì una festa di ballo. Mentre i nobili divertivansi negli appartamenti del senato, fu dato luogo al popolo, purchè vi andasse in maschera, di aprire un’altra festa di ballo nel recinto della fontana, che riuscì brillantissima. Sulle ore cinque della notte scese di nuovo la nobiltà per godervi la festa delle maschere, ma fu così grande la moltitudine, che non vi fu più spazio da ballare. Il pretore, per fare sfollare la gente, permise alle maschere di salire nelle stanze senatorie, e di ballarvi, in guisa che vi fu allora una doppia festa di ballo (2467).
      Oltre a’ riferiti passatempi n’ebbe il popolo degli altri: cioè per parecchi giorni vi fu la caccia del toro, di cui molto si diverte, nella piazza di s. Onofrio; e nella piazza Bologna fu piantato un lotto con grossi premî, e ricchi per giocare alla sorte chiunque volesse mettere a rischio il suo denaro.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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Giuseppe Lanza Trabia Bologna