Pagina (1432/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Questa provvidenza non giovò punto allo intento. Sebbene il popolo se ne mostrasse in apparenza soddisfatto tuttavia volea sollevarsi; le linee eransi tirate ad un segno, che non potea più evitarsi la tumultuazione. Fu d’uopo di assicurare la casa del senato, e con essa il tesoro pubblico, che di leggieri potea essere saccheggiato. Laonde sul far del giorno 19 dello stesso mese furono chiamati tutti i consoli delle arti, fu loro esposto il pericolo imminente, fu loro affidata la custodia della casa senatoria, e del banco pubblico, e fu a’ medesimi raccomandato di tenere a freno la sconsigliata plebe. Furono eletti per difendere il palagio senatorio i due consolati de’ marinari, e de’ conciapelli, i quali e per numero, e per valore sanno farsi rispettare.
      Non passò molto tempo, che si aprì la luttuosa scena. Sulle ore 14 dello stesso giorno una mano di ragazzi, avendo alla testa un giovine, che avea nome Francesco Maurigi, ed era per sopranome detto Saturapesce, che portava appeso ad una canna un pane, tratto dal forno pubblico della Piazzetta, fu veduta correre per la via del Cassero, ed avviarsi verso il regio palagio, gridando: Popolo di Palermo scuotiti una volta, vogliamo pane, e pane bianco: e avviarsi al forno dell’Albergaria. Ivi trovando anche il pane di cattiva condizione, ne prese il Maurigi quantità, e portandolo verso il palagio reale, seguito sempre dalla stessa ciurma, che di momento in momento andava ingrossandosi, lo mostrava al popolo, esagerando quanto fosse di pessima condizione, nonostante che il pretore non fosse ancora morto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Francesco Maurigi Saturapesce Piazzetta Cassero Popolo Palermo Albergaria Maurigi