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      — Eccomi, mia cara Giovanna – rispose mia madre. – Addio, Davy. Tu ora parti per il tuo bene. Addio, figlio mio. Ritornerai a casa nelle vacanze, e sarai un ragazzo migliore.
      – Clara. – ripeté la signorina Murdstone.
      – Certo, mia cara Giovanna – rispose mia madre, che mi teneva. – Io ti perdono, figlio caro. Dio ti benedica.
      – Clara! – ripeté la signorina Murdstone. La signorina Murdstone fu tanto buona da condurmi fino al carro e da dirmi per strada che ella sperava che mi sarei pentito, prima di fare una cattiva fine; e allora salii sul carro, e il cavallo pigramente si mosse.
     
     
      V.
      LONTANO DA CASA
     
      C’eravamo allontanati forse di mezzo miglio, e il mio fazzoletto era tutto inzuppato di lagrime, quando improvvisamente il vetturale si fermò. Levando gli occhi per saper perché, vidi, con mio gran stupore, saltare Peggotty da una siepe e arrampicarsi sul carro. Mi cinse in un abbraccio, mi strinse forte forte contro le stecche del suo busto, premendo fino a farmi dolere il naso, cosa di cui non m’accorsi che dopo, quando lo trovai molto sensibile al tatto. Peggotty non diceva una sola parola. Allentando un braccio, se Io immerse fino al gomito nella tasca, e ne trasse dei cartocci di ciambelle coi quali gonfiò le mie, e un borsellino che mi mise in mano, ma senza dire una sola sillaba. Dopo una seconda ed ultima stretta d’ambedue le braccia, discese dal carro e s’allontanò; e fermamente credo, come ho sempre creduto, senza un solo bottone dietro al corpetto. Ne raccolsi uno, tra i molti che rotolavano in giro, e lo tenni come memoria per molto tempo.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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