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      – Il vitalizio della povera piccina è morto con lei?
      – Morto con lei – rispose il signor Murdstone.
      – La sua piccola proprietà, la casa e il giardino, non è stata lasciata al ragazzo?
      – Fu lasciata a lei dal suo primo marito incondizionatamente... – cominciava a dire il signor Murdstone, quando mia zia lo interruppe con la maggiore irascibilità e impazienza.
      – Signore Iddio, è inutile dire «lasciata a lei incondizionatamente». Mi par di vedere Davide Copperfield che si metta a pensare a una condizione qualsiasi anche nelle più difficili circostanze. È naturale che le fosse lasciata incondizionatamente. Ma quand’essa si rimaritò... Quando ebbe, insomma, la disgrazia di sposarvi – disse mia zia per dirlo sinceramente... nessuno disse allora una parola in favore di questo ragazzo?
      – Mia moglie buon’anima voleva bene al suo secondo marito – disse il signor Murdstone – e aveva piena fiducia in lui.
      – Vostra moglie buon’anima, era una bambina disgraziatissima che non conosceva il mondo – rispose mia zia, scotendo il capo. – Ecco che cos’era. E ora che altro avete da dire?
      – Semplicemente questo, signora Trotwood – egli rispose. – Son venuto qui per riprender Davide, per riprenderlo incondizionatamente, per dispor di lui come crederò opportuno, e per trattarlo come crederò giusto. Non son qui per fare alcuna promessa o dare alcuna garanzia a nessuno. Voi potete probabilmente aver qualche intenzione, signora Trotwood, di scusar la sua fuga e d’ascoltare le sue proteste. Le vostre maniere, che, debbo dire, non mi sembrano concilianti, m’inducono a crederlo possibile.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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