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      Ti basterebbero?
      Risposi, ridendo, che sarebbero state sufficienti, ma che doveva venire anche lui; perché avrebbe rilevato che la fama lo aveva preceduto, e ch’egli era un personaggio quasi della stessa mia grandezza.
      – Verrò dove ti piace – disse Steerforth – e farò ciò che ti piace. Dimmi dove debbo andare; e in due ore mi presenterò in qualunque atteggiamento ti piaccia, sentimentale o comico.
      Gli diedi le più minute indicazioni per trovare la residenza di Barkis, vetturale di Blunderstone e altrove; e quindi ci separammo. V’era un’aria viva e pungente; il suolo era asciutto; il mare era increspato e limpido; il sole diffondeva abbondanza di luce, se non di calore, e tutto era fresco e vivo. Ero così fresco e vivo anch’io, nel piacere di trovarmi colà, che avrei voluto fermare le persone per istrada, e stringer loro la mano.
      Le vie sembravano piccole, naturalmente. Le vie che abbiamo viste da bambini, appaiono sempre così quando ci accolgono di nuovo. Ma io non avevo dimenticato nessuno dei loro tratti, e non trovai nulla di mutato, finché non arrivai alla bottega di Omer. «Omer e Joram» era scritto dove c’era soltanto «Omer»; ma l’iscrizione «Tappezziere, Sarto, Merciaio. Intraprenditore di pompe funebri», ecc., era rimasta quella di una volta.
      I miei passi si volsero con tanta spontaneità alla porta della bottega, dopo che avevo letto quelle parole dal lato opposto, che traversai la via e diedi un’occhiata dentro. In fondo, c’era una bella donna, che si faceva saltellare un bambino fra le braccia, mentre un altro piccino le si appiccicava al grembiule.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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