Pagina (560/1261)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tanto più preziosa, pensavo.
      Quando uscì dalla stanza con la signora Murdstone (non avevano partecipato altre donne al pranzo), mi misi a fantasticare, non turbato che da un solo timore: che la signorina Murdstone avesse cercato di denigrarmi presso di lei. L’amabile signore dalla testa lucida mi fece un lungo discorso che trattava, credo, di giardinaggio. Mi par che dicesse «il mio giardiniere» parecchie volte. Io mostravo di prestargli la più profonda attenzione, ma, nel frattempo, vagavo con Dora nel giardino dell’Eden.
      Il mio timore di esser denigrato presso l’oggetto del mio esclusivo affetto si ridestò, quando passammo in salotto, di fronte alla fosca riserva dipinta sul volto della signorina Murdstone. Ma ne fui liberato in maniera inaspettata.
      – Davide Copperfield – disse la signorina Murdstone, facendomi cenno di raggiungerla nel vano d’una finestra. – Una parola.
      Stetti solo al cospetto della signorina Murdstone.
      – Davide Copperfield – disse la signorina Murdstone – non è necessario diffonderci sulle circostanze familiari. Il soggetto non è attraente.
      – Tutt’altro, signorina – risposi.
      – Tutt’altro – assentì la signorina Murdstone.
      Io non ho alcun desiderio di ricordare gli antichi litigi, o le antiche ingiurie. Io fui ingiuriata da una persona... una donna, mi dispiace di dirlo per l’onore del mio sesso... che non posso ricordare senza disprezzo e nausea; e perciò sarà meglio non nominarla.
      Fervevo di collera per conto di mia zia; ma dissi che sarebbe stato certamente meglio, secondo il piacere della signorina Murdstone, non nominarla.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





Murdstone Murdstone Dora Eden Murdstone Copperfield Murdstone Murdstone Copperfield Murdstone Murdstone Murdstone