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      .. perché non oso dire mio caro Copperfield.
      «È convenevole informarvi che il sottoscritto è Annientato? Voi avete potuto osservare in lui quest’oggi qualche esitante sforzo per risparmiarvi la prematura conoscenza della sua condizione calamitosa; ma la speranza è tramontata sotto l’orizzonte, e il sottoscritto è Annientato.
      «La presente comunicazione è vergata nella sfera personale (non posso dir compagnia) di un individuo in uno stato confinante con l’ebrietà, impiegato d’un creditore pignoratario. Questo individuo è in legale possesso della mia dimora, sotto sequestro per il debito della pigione. Il suo inventario include non soltanto i beni mobili e gli effetti di ogni natura appartenenti al sottoscritto, come affittuario annuo di questa dimora, ma anche quelli appartenenti al signor Tommaso Traddles, subaffittuario, membro dell’Onorevole corporazione del Temple.
      «Se qualche goccia di fiele mancasse alla già traboccante coppa, in questo istante avvicinata alle labbra del sottoscritto, si troverebbe nella circostanza che, per un’amichevole garanzia concessa al sottoscritto dal sullodato signor Tommaso Traddles, per la somma di sterline 23, 4 scellini e 9 pence, non è stato ancora provveduto. E nella circostanza inoltre, che le viventi responsabilità a carico del sottoscritto saranno, nel corso naturale delle cose, aumentate dall’aggiunta d’un’altra disperata vittima, la cui infelice comparsa si può aspettare – per dirla con una cifra tonda – al termine d’un periodo non eccedente sei mesi lunari dalla presente data.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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