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      – ella rispose. – Apprenderò la chiarezza da... aspetta... da Giacomo.
      – Tu non puoi apprendere la chiarezza, Rosa – disse la signora Steerforth, subito, perché vi era sempre qualche effetto di sarcasmo in ciò che diceva Rosa Dartle, benché parlasse, come aveva fatto questa volta, nella più spontanea maniera del mondo – a una scuola migliore. – Di questo son certa – ella rispose, con insolito fervore. – Se son certa di qualche cosa, sai, è proprio di questo.
      Mi parve che la signora Steerforth fosse pentita d’essersi sentita un po’ punta, perché subito disse con tono dolce:
      – Bene, Rosa, non ci dici ancora che cosa vuoi sapere.
      – Che cosa voglio sapere? – ella rispose, con freddezza irritante. – Oh! Soltanto questo: se le persone che si rassomigliano nella loro costituzione morale... è questa la frase?
      – È una frase come un’altra – disse Steerforth.
      – Grazie: se le persone che si rassomigliano nella loro costituzione morale siano in maggior pericolo, supponendo che un grave conflitto scoppi fra loro, di separarsi irosamente e violentemente, che non altre persone senza questa rassomiglianza.
      – Io direi di sì – disse Steerforth.
      – Diresti di sì – essa rispose. – Poveretta me! Nell’ipotesi allora... (si può fare anche una ipotesi improbabile per dare un esempio) ... che tu e tua madre aveste un grave litigio... – Mia cara Rosa – interruppe la signora Steerforth, mettendosi cordialmente a ridere – fammi il piacere di pensare a un altro esempio. Grazie a Dio, Giacomo e io conosciamo benissimo i nostri doveri reciproci.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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