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      Lei non faceva nomi, diceva – chi si sentiva toccato, strillasse; – ma i delatori, gl’intrusi e le spie, specialmente in vesti vedovili (questa frase era sottolineata), venivan da lei guardati col massimo disprezzo. Se un certo signore si compiaceva d’essere la vittima delle spie, degl’intrusi e dei delatori (sempre senza far nomi), la cosa riguardava soltanto lui. Lui era padronissimo di far quel che gli pareva e piaceva; ma lei, signora Crupp, domandava semplicemente di non esser messa in «contatto» con simili persone; Perciò lei mi pregava di tenerla per iscusata se rinunziava di prestarsi più oltre a qualunque servizio nel mio appartamento finché le cose non fossero tornate al pristino stato, come ella si augurava avvenisse presto. Aggiungeva che il suo conticino si sarebbe trovato sul tavolo ogni sabato mattina, e che ne domandava l’immediato saldo, con la benevola intenzione di risparmiar fastidi e malintesi a tutte le parti interessate.
      Dopo di ciò, la signora Crupp s’era limitata a metter dei trabocchetti sulle scale, specialmente con l’aiuto di secchi e di brocche, sperando che Peggotty vi si rompesse la noce del collo. Era tormentoso vivere in quello stato d’assedio, ma temevo tanto la signora Crupp che non trovavo la maniera di liberarmene.
      – Mio caro Copperfield – esclamò Traddles, apparendo puntualmente alla mia porta, nonostante tutti quegli ostacoli – come stai?
      – Mio caro Traddles – risposi, – son felice di rivederti finalmente, e dolentissimo che le altre volte tu non m’abbia trovato in casa.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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