Pagina (762/1261)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Chi sa, forse son superstiziosa – disse la signora Micawber – ma mi sembra che mio marito sia destinato a non ricevere mai alcuna risposta alla grande maggioranza delle lettere che scrive. Dal silenzio della mia famiglia arguisco ch’essi sono contrari alla mia risoluzione; ma io non mi farei stornare dalla via del dovere, signor Copperfield, neanche dal papà e dalla mamma, se fossero vivi.
      Io espressi il mio parere favorevole alla sua netta risoluzione.
      – Può essere un sacrificio – disse la signora Micawber – andarsi a seppellire in una città di provincia; ma certo, signor Copperfield, se è un sacrificio per me, il sacrificio è maggiore per un uomo che ha le qualità di mio marito.
      – Oh! Dove andate? – dissi.
      Il signor Micawber, che aveva distribuito in giro la bevanda della brocca, rispose.
      – A Canterbury. Per dir la verità, mio caro Copperfield, ho fatto un contratto col nostro amico Heep, che mi obbliga d’aiutarlo e servirlo in qualità di suo segretario di fiducia.
      Guardai stupito il signor Micawber, che si mostrò lieto della mia sorpresa.
      – Son costretto a dichiararti – egli disse, in tono ufficiale – che le qualità pratiche e i prudenti consigli di mia moglie hanno contribuito potentemente a questo risultato. Il guanto di sfida, alla società, al quale una volta, se ti ricordi, fu accennato da mia moglie, in realtà fu gettato in forma d’un annuncio. Raccolto dal mio amico Heep, esso ha condotto a un reciproco accordo. Del mio amico Heep – disse il signor Micawber – che è uomo di acutezza considerevole, io desidero parlare col maggiore rispetto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





Micawber Copperfield Micawber Copperfield Micawber Canterbury Copperfield Heep Micawber Heep Heep Micawber