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      – Ciò che io particolarmente domando a mio marito – disse la signora Micawber – si è che nel dedicarsi, mio caro Copperfield, a questo ramo subordinato della legge, badi di comportarsi in modo che, alla fine, possa arrampicarsi in vetta all’albero. Io sono convinta che mio marito, applicando il suo ingegno a una professione così adatta a sviluppare la molteplicità delle sue risorse e la sua facilità di loquela, debba segnalarsi. Per esempio, signor Traddles – disse la signora Micawber, assumendo un’aria di profondità – come giudice, o come, diciamo, come cancelliere. Una persona forse si mette fuori di queste dignità nell’assumere un ufficio come quello accettato da mio marito?
      – Mia cara – osservò il signor Micawber, ma pur guardando Traddles con aria interrogativa – abbiamo tanto tempo innanzi a noi per parlare di questo.
      – Micawber – essa rispose – no! Il tuo errore nella vita consiste nel fatto che tu non guardi abbastanza in alto. Tu hai il dovere, per render giustizia alla tua famiglia, se non a te stesso, di comprendere in uno sguardo generale il più lontano punto dell’orizzonte al quale le tue qualità possono condurti.
      Il signor Micawber tossì, e bevve il ponce con un’aria di estrema soddisfazione, guardando di nuovo Traddles, come se desiderasse di sentir la sua opinione.
      – Ebbene, il vero stato delle cose, signora Micawber – disse Traddles, rivelandole dolcemente la verità – intendo il fatto reale e prosaico, sapete...
      – Appunto – disse la signora Micawber – mio caro signor Traddles, io desidero d’esser per quanto più è possibile prosaica e precisa in un soggetto di tanta importanza.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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