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      La mia piccola Minnie, che Dio la benedica! La mia nipotina, sapete, la figlia di Minnie, non ha che da appoggiarsi un poco allo schienale, e dargli una spinta, per farla andare lietamente in giro. E vi dico una cosa... che è una poltrona straordinaria per fumarvi la pipa.
      Non avevo mai conosciuto un altro come Omer, capace di veder le cose sotto il miglior aspetto e sentirsene soddisfatto. Era raggiante, come se la poltrona, l’asma e la debolezza delle gambe fossero le varie parti d’una grande invenzione per aumentargli il piacere d’una pipata.
      – Vi assicuro – disse Omer – che, stando in questa poltrona, veggo molte più persone di prima. Vi stupireste a veder quanta gente in un giorno ha bisogno di fare un po’ di chiacchiere. Veramente! E poi nei giornali, da che mi son seduto qui, vi son molte più notizie di prima. E poi leggo tante cose, un mondo di cose! E questo mi consola, sapete! Se avessi perduto gli occhi, che avrei fatto? Se fossi diventato sordo, che avrei fatto? Ho perduto l’uso delle gambe, ma che importa? Le gambe, quando le potevo usare, non servivano che ad alimentarmi l’asma. E ora, se voglio uscire o andare giù alla spiaggia, non ho che da chiamare Dick, il più giovane apprendista di Joram, e via nella mia carrozza come il sindaco di Londra.
      E si sgolava dal ridere.
      – Che Dio vi benedica – disse Omer, ripigliando la pipa – in questa vita si deve accettare il grasso e il magro. È necessario che ciascuno si persuada di questo. Joram fa degli ottimi affari, veramente ottimi.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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