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      «Terzo. E ultimo. Io ora sono in grado di dimostrare, coi registri falsificati di... Heep, e con le annotazioni autentiche di... Heep, a cominciare dal taccuino parzialmente distrutto (che non sapevo che fosse nel momento che fu scoperto dalla signora Micawber... il giorno che entrammo nel nostro odierno domicilio... in fondo alla casa destinata a ricevere le ceneri del nostro focolare domestico), che le debolezze, i difetti, le stesse virtù, i sentimenti paterni e i sentimenti d’onore del disgraziato signor W. sono stati da anni sfruttati e fatti servire da... Heep ai suoi delittuosi disegni. Che il signor W. è stato da anni raggirato, e depredato in tutte le possibili maniere, per l’ingrandimento finanziario di Heep, subdolo, cupido ed avaro. Che il principale oggetto di... Heep era, dopo il lucro, di esercitare un assoluto dominio sul signore e la signorina W., senza dir nulla degli altri suoi fini su quest’ultima. Che il suo ultimo atto, soltanto da pochi mesi perpetrato, fu d’indurre il signor W., a rinunziare alla sua parte nella società e perfino a fargli una cessione di tutti i suoi mobili, per un vitalizio da esser pagato esattamente e fedelmente da Heep alla scadenza d’ogni trimestre. Che queste reti, a cominciare da paurose e false registrazioni di beni di cui il signor W. era depositario, in un periodo in cui il signor W. s’era lanciato in imprudenti e mal calcolate speculazioni e non poteva avere in mano il denaro di cui era moralmente e legalmente responsabile, e a continuare con finti prestiti a interesse rovinoso, in realtà fatti dallo stesso.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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