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      – Io non potrei accettarlo in dono – disse il signor Micawber pieno d’animazione e d’ardore – ma se mi si potesse anticipare una somma sufficiente, al cinque per cento d’interesse all’anno, dietro la mia obbligazione personale... cioè dietro dei miei chirografi a scadenza rispettiva di dodici, diciotto e ventiquattro mesi, per dar tempo al tempo, e far sì che la carta cambi...
      – Se vi si potesse? Può essere e sarà, alle condizioni da voi stabilite, se volete – rispose mia zia. – Pensateci tutti e due. Ci son degli amici di Davide che fra breve partono per l’Australia. Se decidete di partire, potreste andare insieme, ed aiutarvi a vicenda. Rifletteteci, signore e signora Micawber. Prendete un po’ di tempo, e ponderate bene tutto.
      – Ve una sola domanda che vorrei farvi, mia cara signora – disse la signora Micawber. – Il clima, com’è? È salubre?
      – Il più salubre del mondo – disse mia zia.
      – Se è così – rispose la signora Micawber – si presenta un’altra domanda. Sono le circostanze del paese tali da permettere a un uomo che abbia le qualità di mio marito la fondata speranza di salire nella scala sociale? Io non dico ora che debba poter aspirare a esser governatore o qualche cosa della stessa specie; ma si può ragionevolmente sperare... questo basterebbe... che il suo ingegno si sviluppi fino al punto della sua maggiore espansione?
      – In nessun’altra parte ci sarebbe una speranza più fondata – disse mia zia – per un uomo che si comporti a modo e sia industrioso.
      – Per un uomo che si comporti a modo – ripeté la signora Micawber, con l’atteggiamento d’una persona d’affari – e sia industrioso.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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