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      Non posso fare a meno dal pensare – disse la signora Micawber, con aria di profonda sagacia – che vi sono alcuni della mia famiglia che hanno avuto il timore che mio marito potesse chieder loro la prestazione del loro nome... Non per darlo ai nostri figliuoli nell’atto del battesimo, ma per scriverlo sulle cambiali e negoziarlo alle banche.
      Lo sguardo di penetrazione col quale la signora Micawber annunciò questa scoperta, come se nessuno mai ci avesse pensato prima, parve stupisse mia zia, che improvvisamente rispose:
      – Bene, signora, dopo tutto, non mi meraviglierei che aveste ragione!
      – Mio marito è ora in procinto di liberarsi dalle pastoie pecuniarie che lo hanno per tanto tempo impacciato – disse la pignora Micawber – e di cominciare una nuova carriera in un paese che ha lo spazio sufficiente per le sue qualità... cosa che credo molto importante perché occorre molto spazio alle qualità di mio marito... e mi sembra che la mia famiglia debba cogliere questa occasione per farsi avanti. Il mio desiderio sarebbe di vedere mio marito e la mia famiglia riuniti in una festa da darsi a spese della mia famiglia. Una fra le persone più importanti della mia famiglia farebbe un brindisi alla salute ed alla prosperità di mio marito, e mio marito potrebbe aver l’occasione di sviluppare i suoi piani.
      – Mia cara – disse il signor Micawber, con una certa vivacità – credo che sia mio dovere dichiarare immediatamente, che se io dovessi sviluppare i miei piani a quell’assemblea, essi verrebbero forse giudicati offensivi: la mia opinione si è che la tua famiglia sia composta in generale di stupidi altezzosi; e in particolare di perfetti malandrini!


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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