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      – Mio caro signor Copperfield – disse la signora Micawber – vorrei che mio marito comprendesse la sua posizione. A me sembra estremamente importante che mio marito, fin dal primo momento del suo imbarco, abbia un chiaro concetto della sua posizione. Voi mi conoscete da tanto tempo, signor Copperfield, e sapete benissimo che non ho l’indole impetuosa di mio marito. Il mio carattere è, se io posso dir così, eminentemente pratico. So che questo che intraprendiamo è un lungo viaggio. So che dovremo sopportare molte privazioni e fare molti sacrifici. Sono cose che già so. Ma so anche quanto valga mio marito. Conosco il valore nascosto di mio marito. E perciò considero vitalmente importante che mio marito comprenda la sua posizione.
      – Amor mio – egli osservò – forse tu mi permetterai di notare che non è possibile che io non comprenda la mia posizione in questo momento.
      – Credo di no, Micawber – ella soggiunse. – non pienamente, almeno. Mio caro signor Copperfield, quello di mio marito non è un caso ordinario. Mio marito parte per un paese lontano espressamente per essere compreso e stimato la prima volta in vita sua. Io vorrei che il signor Micawber si piantasse a prua del bastimento e dicesse fermamente: «Io debbo conquistare questo paese. Ci sono onori? Ci sono ricchezze? Ci sono impieghi largamente retribuiti? Si facciano avanti! Sono miei!».
      Il signor Micawber ci guardò tutti in giro, e parve pensare che ci fosse del buono nelle parole della moglie.
      – Vorrei che mio marito, per dirla chiara – disse la signora Micawber col tono più reciso – fosse il Cesare della sua fortuna.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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