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      MAR. Non m'è questo cosi chiaro.
     
      COR. Ma lasciamo pure cio da parte. Non si legge, che molti padri udendo, o veggendo la morte de i loro unichi figliuoli, sono stati riputati savi, percioche non solo non vestivano corrotto: ma ne poco, ne molto si dolevano?
     
      MAR. Questa è somma prudenza.
     
      COR. Dice Platone esser gran pazzia dolersi, e per via di colori mostrar tristezza. Onde il color nero, a questo ufficio eletto, dimostra pazzia. Certo il colore non orna l'huomo, ma l'huomo la vesta, ove si contiene il colore. Di qui si dice, che l'habito non fa il Monaco: ne il colore dà credito e riputatione a chi lo porta: perche l'huomo fa nobile l'habito con il colore: come dimostra Platone & Horatio di Aristippo: il quale si vestiva, come si abbatteva. Essendo Scipione accusato da Claudio Asellio, non volle mai coprirsi di alcun panno nero. Demade soleva dire, che gli Atheniesi non havevano ingegno; se non nel corrotto: cioè di poi, ch'erano caduti in qualche sciagura, schernendo non meno il vestire che'l loro poco governo. Tullio dimostra nelle leggi, questo uso essere stato pazzia, dicendo, voi donne per corrotto di nero non vestirete. Plinio il secondo nelle sue Epistole si ride delle parti, che fanno differenza di colore; come se tal colore havesse dimostro prudenza, o gravità. Ne catone havrebbe detto, non ti curar molto di che colore sia la terra: percioche il colore non dà certo inditio della bontà di lei: ancora che molti stimino, la terra nera dimostrare abondanza, e fruttuosa fecondità. I Romani il dolore e la passione del loro animo rappresentavano con oscuri vestimenti: ma in questo ne prudenza ne fermezza fu da loro dimostra.


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Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





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