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      COR. Con questi si difendono le gambe e i piedi dal fango: o dalla polvere. Onde si verrebbe a significare ammonition di guardarsi dalle lordezze dell'animo, overo del corpo.
     
      MAR. E chi mandasse una coda di cavallo?
     
      COR. Significherebbe, che quello, a cui si donasse, essendo Capitano, o Signore, facesse in vincere i suoi nimici, lo effetto, che fece colui in cavar pelo per pelo la coda del cavallo; che volendola cavar tutta insieme, l'huomo si affatica in darno: come anco volendo spezzar un fascio di legna, cio si puo fare, rompendola ad una ad una: che tutte insieme non si puo.
     
      MAR. Chi mandasse a donare indifferentemente una testa?
     
      COR. Significherebbe, che colui, a cui si mandasse, non havesse intelletto, ponendo affiguratamente la cosa, che contiene, per quella, ch'è contenuta. Onde si legge presso a Esopo, che un Lupo, o Cane, trovando una testa d'huomo; disse o capo senza mente.
     
      MAR. E chi mandasse un petto?
     
      COR. Ammonirebbe, che colui dovesse stare ardito a sostenere qualunque cosa; percioche quelli, che arditi e forti sono, non volgono mai la schena a nimici, o a gli assalti della Fortuna: ma tengono sempre saldo il petto.
     
      MAR. Piacemi. Ma chi mandasse una corazza?
     
      COR. Potrebbe dinotare, che colui fosse debole o che havesse bisogno di armatura: o pure, che fosse guerriero, a cui le battaglie convenissero; e non istarsi nell'ocio disarmato e immarcirvi.
     
      MAR. Chi mandasse uno strumento musicale: come sarebbe un Liuto?
     
      COR. Tu havrai da sapere, che'l Liuto è istrumento moderno, in quanto non si sa, percioche non se ne fa mentione, che fosse presso gli antichi.


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Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





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