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      Ma odia la luna piena. E cela in seno un librino, intitolato "sorrisi e lagrime d'Ines" nel quale, ogni sera, scrive.
      Il suo fiore mignone è la viola. Non sa sonar che notturni, clòches du village, dernières pensées, e simili piagnonerìe.
      Ines è una slisa-vetriere, mangia il meno che può..."
     
      Sente, avvocato? dimandò Leopoldo dìcesi che mia sorella mangia il meno che può. Quest'è, io credo, una nota di buona condotta in collegio; e lei?
      Camoletti si affrettò di sputare i rottami di unghia; e disse:
      Oh certo! buona!... ih... ih! con un ridacchiar cavallino.
      E Leopoldo leggendo, ma a forte:
     
      ... Invìa delle letterone alle amiche, a punti ammirativi e puntini...
     
      Dica, avvocato, ma e le àprono dùnque le lèttere?
      Sa! nei collegi! prese a dir Camoletti, in tono che sott'intendeva "è un naturalìssimo uso".
      Bella! sogghignò il giovanotto; e seguendo:
     
      ... punti ammirativi e puntini... in cui loro confida dei dispiaceri impossìbili!
     
      Auf! pensò che piaga! Dovea toccar proprio a me! fosse la gaja Vittoria! e chiuse il pìccolo albo, mortificato.
      In quella, uno scarpiccìo e un suono di freschìssime voci. Rifluiva il sàngue al collegio. E, nella sala, parve che gli ori, gli argenti e i cristalli scintillàssero il doppio, all'idea di rispecchiare qualche grazioso visetto; e, dal giardino, levossi un'affollata di cip-ri... cip-cip, tale che sembrò ogni foglia e ogni fiore cangiato in un vispo augellino.
      I passi, il cinguettìo, il fruscìo, già rasentàvano l'uscio della direzione. E una vocetta, maliziosamente chioccia, diceva: badabigelle! le pvego; non fàccian tvoppo vumove!


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Vita di Alberto Pisani
di Carlo Dossi
pagine 177

   





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