Pagina (13/207)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Da ciò derivò il fatto che mai, come nella grande guerra, ebbero largo e complesso sviluppo le sistemazioni difensive che vennero ad assumere una importanza formidabile. E, per riprova del fatto, basti il pensare che tutta la formidabile sistemazione difensiva che costituì, per lungo tempo, la saldezza delle linee di battaglia durante la recente guerra, avrebbe avuto un valore poco differente da zero se le fanterie e le artiglierie in contrasto fossero state armate come ai tempi di Gustavo Adolfo.
      Ma la difensiva, dall'accrescimento dell'efficacia delle armi da fuoco, si avvantaggiava non solo in senso assoluto, ma anche in senso relativo, sull'offensiva. Supponiamo che un soldato sia appostato in una trincea preceduta da un reticolato, e che gli avversari, per percorrere il terreno di attacco, debbano impiegare un minuto primo. Se le due parti sono armate di un fucile a bacchetta, capace di sparare un colpo ad ogni minuto, per avere la sicurezza matematica di giungere nella trincea ove l'unico soldato si difende, basta attaccare con due uomini, poiché più di uno, durante l'attacco, non potrà venire abbattuto. Ma se le due parti sono, invece, armate di fucili capaci di sparare 30 colpi al minuto, per avere la stessa sicurezza occorre attaccare con 31 uomini. Tutto il fuoco che abbiano potuto eseguire questi uomini prima dell'attacco non interessa, se la trincea ripara convenientemente il difensore.
      Nel primo caso, uno sulla difensiva equilibra uno all'offensiva: nel secondo caso ne equilibra trenta, unicamente perché l'arma è diventata trenta volte più efficace.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





Gustavo Adolfo