Pagina (62/207)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ho detto che lo scopo dell'unità da combattimento è quello di sbarazzare la strada, dalle possibili opposizioni aeree nemiche, alle unità di bombardamento, affinché queste possano compiere le loro missioni.
      Un'unità da bombardamento, partendo da A, deve portarsi a bombardare B. Lo scopo è bombardare B. Le unità da combattimento non hanno altra missione se non quella di sbarazzare la strada dai possibili ostacoli aerei che possono presentarsi all'unità da bombardamento fra A e B.
      Sta al nemico impedire, se può, il bombardamento di B. Sta al nemico attaccare, cercare il combattimento. Se il nemico non attacca, tanto meglio, il bombardamento di B sarà eseguito con tanto maggiore tranquillità. Se attacca, ci sono appunto le unità da combattimento per respingere gli attacchi.
      Perciò le unità da combattimento non hanno bisogno di possedere una velocità che permetta loro di costringere il nemico alla lotta. È invece sufficiente che abbiano una velocità tale da poter scortare le unità da bombardamento in guisa da trovarsi in grado di impegnare la lotta contro il nemico che tenti ostacolare lo sviluppo delle missioni di tali unità.
      Cioè gli apparecchi da combattimento debbono possedere una velocità alquanto superiore a quella degli apparecchi da bombardamento.
      Altrettanto può dirsi rispetto al raggio d'azione ed alla quota di volo. È evidente, di fatto, che il raggio d'azione e la quota di volo degli apparecchi da combattimento debbono risultare alquanto superiori a quelli degli apparecchi da bombardamento ai quali debbono fornire la scorta.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





Sta