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      I cannoni contraerei sono di una efficacia pratica limitatissima, perciò dovrebbero venire usati in grande quantità per ogni centro da difendere, poiché il loro raggio d'azione è anche molto limitato. Siccome poi i centri importanti, specialmente sulla superficie terrestre, sono in gran numero, così per assicurare anche una difesa relativa occorrerebbe una quantità enorme di artiglieria contraerea.
      Va inoltre considerato che le artiglierie contraeree possono, non difficilmente, venire neutralizzate dalle unità da combattimento che accompagnano quelle da bombardamento. Di fatto le unità da combattimento possono attirare contro di sé il fuoco dell'artiglieria contraerea portandosi, con volo basso, sopra di queste e mitragliandole. Il volar basso contro artiglieria è ancora più sicuro che il volar alto, perché gli spostamenti angolari che si debbono far compiere ai pezzi per mantenere il puntamento vengono a risultare molto più grandi.
      Il tiro contro un aeroplano che voli a 100 metri sull'artiglieria è immensamente più difficile che non il tiro sullo stesso aeroplano che voli a 2000 metri, perché tutti gli spostamenti angolari diventano circa venti volte maggiori. Quindi se su di una artiglieria antiaerea si gettano, a bassa quota, mitragliando, le unità da combattimento, ben difficilmente gli artiglieri seguiteranno a sparare contro le unità da bombardamento volanti ad alta quota; essi, molto probabilmente, cercheranno di battere il nemico più minaccioso, se pure, constatando l'enorme difficoltà di seguirlo coi cannoni, non li abbandoneranno per impugnare i moschetti.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207