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      Rispetto alla navigazione aerea interna, coloniale e mediterranea, l'azione del Ministero di Aeronautica potrà svolgersi sia come funzione attrice che come funzione coordinatrice, ossia le grandi linee di navigazione aerea potranno venire esercitate dallo Stato o da società private concessionarie. Nel primo caso si avrà un esercizio diretto, nel secondo il Ministero di Aeronautica dovrà stabilire il percorso delle grandi linee e determinarne le modalità di esercizio, conservando su questo l'alta sorveglianza ed il superiore controllo. In nessun caso lo Stato potrà abbandonare l'esercizio della navigazione aerea alla iniziativa privata, la quale non può tener calcolo che degli interessi diretti, trascurando completamente quelli riflessi che, per lo Stato, possono essere grandemente superiori.
      Poiché i mezzi aerei pacifici possono e debbono, all'occasione, trasformarsi in mezzi aerei da guerra, occorrerà che il Ministero di Aeronautica porti la sua vigilanza sull'armamento delle flotte aeree da trasporto e sulla organizzazione delle medesime in modo che l'uno e l'altra possano facilmente e rapidamente trasformarsi in mezzi ed organismi di guerra.
      Il Ministero di Aeronautica dovrà inoltre favorire, integrandolo, lo sviluppo della navigazione aerea secondaria, e cioè di quella su percorsi di interesse locale, di diletto e sportivo, quello della navigazione aerea nella penisola Balcanica e nella America del Sud - e quello della industria aeronautica di ogni genere, il che varrà a dare all'Italia una importanza di primo ordine nel modo aereo avvenire.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





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