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      Il 24° battaglione bersaglieri si andò a stendere su un'altura a cavallo della strada; a destra, sulle prime alture, si stendeva il 1° reggimento granatieri; il 2° reggimento granatieri si collocava più indietro; il 3° in riserva; il 14° battaglione dei bersaglieri venne mandato a sloggiare i borbonici che occupavano il paese di Maranola, situato in altura sopra Mola.
      Alle ore 11 s'incominciò l'assalto con fuoco vivissimo da ambo le parti; un battaglione del 1° granatieri è mandato in sostegno del 14° bersaglieri e con vigoroso attacco scacciano i borbonici da Maranola.
      Il battaglione granatieri dopo di avere cacciato i borbonici da Maranola, rinforzato da altro battaglione del 2° granatieri si scaglia arditamente contro l'alta posizione chiamata Madonna di Ponza fortemente occupata e difesa da due batterie; i nostri con slancio ammirabile vi sono sopra, fugano il nemico e s'impossessano dei cannoni.
      Eseguite queste due brillanti operazioni, tutta la linea dei nostri si slancia risolutamente all'attacco di Mola sotto il fuoco assai ben nutrito del nemico, attraverso un terreno difficile, seminato da siepi, da muri e da fossi; marciano in testa la(96) 3a e la 4a compagnia del 2° granatieri che primi scavalcano le barricate e penetrano nel paese, mettendo in fuga il nemico(97) che lascia in potere dei nostri undici cannoni. Non restava che di espugnare la posizione del Castellone fortemente tenuta dai borbonici; i granatieri e bersaglieri esaltati(98) dalle riportate vittorie, si lanciano valorosamente all'assalto e, superati tutti gli ostacoli ed ogni resistenza, riescono vittoriosi e l'espugnano.


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Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900
di Augusto Elia
Tipogr. del Genio Civile
1904 pagine 508

   





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