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      Ed a queste sue istruzioni scritte ne aggiungeva altre verbali: al Prandina diceva. -
      Voglio essere bruciato: bruciato, non cremato, capite bene. In quei forni che si chiamano Crematori non ci voglio andare: voglio ripeto essere bruciato all'aria aperta..... e voi Fazzari sarete il mio liberto.
      Farete una catasta di legna, dell'acacia di questa isola, stenderete il mio corpo vestito della camicia rossa sopra un lettino di ferro; mi deporrete nella catasta con la faccia rivolta al sole e mi brucerete; le ceneri le deporrete dietro la tomba di Anita - Così voglio finire -
      E non fu bruciato! - Le sue osse sono sepolte nella sua granitica Caprera - isola sacra alla patria. - Ma il suo spirito aleggia in ogni angolo d'Italia che tanto amò e per la quale tanto fece perchè fosse libera e grande! Tale l'ideale di tutta la sua vita gloriosa! E che così fu, lo prova questa sua dichiarazione.
      Io non ebbi mai altro che uno scopo - quello dell'unità italiana - quindi il mio programma del Ticino fu lo stesso a Marsala, ad Aspromonte ed a Mentana
      .
     
     
     
     
      CAPITOLO XXX.
     
      Sbarco a Massaua - Guerra abissina.
     
      Ricercare ora quali furono i moventi che ci spinsero all'occupazione di Massaua, sarebbe opera vana!
      L'Italia, divenuta nazione, credette che il suo prestigio sarebbe aumentato, se al pari delle altre potenze si fosse lanciata in qualche impresa coloniale e il governo italiano vi si decise incoraggiato all'occupazione, dall'Inghilterra che temeva di vedere altra nazione inalberare a Massaua, da un momento all'altro, la propria bandiera.


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Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900
di Augusto Elia
Tipogr. del Genio Civile
1904 pagine 508

   





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