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      Tutti sono al loro posto e il movimento offensivo si inizia allo spuntare dell'alba, ore 6, coll'avanzare di tutti convergendo a destra, perno l'artiglieria; successivamente i battaglioni Toselli Galliano e le bande Sanguinetti e Mulazzani; nel centro, a rincalzo, in posizione coperta il battaglione Hidalgo con quattro compagnie, avendo dovuto lasciare la quinta nella posizione e con l'incarico sopra indicato; direzione di marcia, un poggio conico sulla cui sommità sorge un Tecul. Tutto procede con ordine. Poco dopo le sei i due battaglioni di prima linea hanno le compagnie parte schierate, parte coperte in buona posizione e allo spuntare del sole la batteria Ciccodicola da un altura maestrevolmente scelta, lancia il suo primo Shrapnel contro il campo nemico; mentre il quartier generale, con bandiera spiegata va a fissarsi sul poggio conico sovraindicato.
      È evidente una grande agitazione nel campo nemico. Malgrado la sorpresa, con molta prontezza e slancio, a gruppi sempre più fitti vengono innanzi, superando con destrezza ammirabile buroncelli ed impedimenti, mascherando il numero, offrendo pochi bersagli, affittendosi sempre più dietro i ripari.
      Il fuoco di fucileria si apre su tutta la linea colle avanschiere del 3° e del 4° battaglione, le quali, malgrado l'impeto che le spinge all'attacco, si mantengono in pugno agli ufficiali come ne sono prova i frequenti fuochi a salva. Le compagnie manovrano con calma serena, facendo moderatamente uso del tiro e schermendosi convenientemente.


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Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900
di Augusto Elia
Tipogr. del Genio Civile
1904 pagine 508

   





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