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      Le leggi, la morale, la religione sono per lui altrettanti pregiudizi borghesi, dietro i quali si nascondono altrettanti interessi borghesi.
      Una volta conquistato il potere, tutte le classi precedenti cercarono di garantirsi le condizioni di vita appena ottenute sottomettendo l'intera società alle regole della loro conquista. I proletari possono impossessarsi delle forze produttive sociali solo eliminando il loro stesso modo di acquisizione della ricchezza e quindi l'intero modo di acquisizione della ricchezza finora vigente. I proletari non hanno nulla di proprio da difendere, devono distruggere ogni forma di sicurezza privata e di assicurazione privata esistente.
      Tutti i movimenti sono stati finora movimenti di minoranze o nell'interesse di minoranze. Il movimento proletario è il movimento autonomo della stragrande maggioranza nell'interesse della stragrande maggioranza. Il proletariato, ceto infimo dell'attuale società, non si può sollevare, non può elevarsi, senza far saltare in aria l'intera costruzione dei ceti che formano la società ufficiale.
      Non nel contenuto, ma nella forma, la lotta del proletariato contro la borghesia è dapprima nazionale. Per prima cosa il proletariato di ogni paese deve naturalmente far fuori la sua borghesia.
      Descrivendo le fasi più generali dello sviluppo del proletariato, abbiamo osservato la più o meno nascosta guerra civile all'interno dell'attuale società fino al punto in cui scoppia un'aperta rivoluzione e il proletariato afferma il suo dominio grazie alla liquidazione violenta della borghesia.


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Il Manifesto del Partito Comunista
di Karl Marx e Friedrich Engels
pagine 77