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      Nel 1803 pubblicò De la richesse commerciale, opera che gli valse l'offerta (che peraltro non accettò) della cattedra di economia politica all'Università di Vilna (l'odierna Vilnius). Accompagnò Madame de Staël nel suo viaggio in Italia, insieme a August Wilhelm von Schlegel e altre celebrità dell'epoca. Durante i Cento giorni giunse a incontrare Napoleone, di cui difese sempre il programma costituzionale. Autore di vari studi storici di rilievo, la sua opera più importante, Nouveaux principes d'économie politique, vide la luce nel 1819. In questa portò a termine una critica del libero scambio a oltranza preconizzato da Say, Ricardo e Malthus, esercitando grande influenza in diversi ambienti, tra cui alcuni di filiazione socialista.
     
      35 Nell'edizione inglese del 1888 al posto di questa frase compare: "Alla fin dei conti, allorché i persistenti fatti storici ebbero scacciato ogni entusiasmo derivato dall'autoinganno, questa forma di socialismo degenerò in una meschina atonia".
     
      36 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 le parole "sulla società vera" scompaiono.
     
      37 Nell'edizione inglese del 1888 compare invece: "dei filistei tedeschi".
     
      38 Nell'edizione inglese del 1888 compare invece: "il piccolo filisteo".
     
      39 La bufera rivoluzionaria del 1848 spazzò via tutta questa gretta tendenza e guarì i suoi protagonisti del desiderio di dilettarsi ancora di socialismo. Il maggiore rappresentante e il modello classico di tale tendenza è Karl Grün. [Nota di Engels nell'edizione tedesca del 1890].


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Il Manifesto del Partito Comunista
di Karl Marx e Friedrich Engels
pagine 77

   





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